Titolo: The Temple of Destiny
A cura di: Bruno Corà
Luogo: 
Abadan Museum of Contemporary Art, Abadan [Iran]
Data: 10 marzo – 26 novembre 2017

The Temple of Destiny

Abadan Museum of Contemporary Art, Abadan

The Temple of Destiny inaugurata il 10 marzo 2017, a cura di Bruno Corà, battezza il nuovo museo di arte contemporanea, costruito più di 20 anni fa, ma mai aperto.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta dall’evento “Noor in contemporay thought”, svoltosi l’8 marzo a Choghā Zanbīl, il primo sito riconosciuto in Iran come patrimonio Unesco, per la presenza di una delle ziqqurat più antiche fra quelle al di fuori della Mesopotamia, dedicata al dio Inshushinak.

È la seconda mostra organizzata da Bassiri dopo il ritorno nel suo paese, la prima è stata Motlaq (L’assoluto) nel 2015, nel Museo d’Arte Contemporanea di Teheran.
La mostra esprime l’evoluzione di un percorso a partire dal “Manifesto del Pensiero Magmatico”, multiforme iconografia di Bassiri.

Come spiega lui stesso nell’incipit del Manifesto: «Trovandomi per la prima volta sul cratere, ho sentito la condizione magmatica come fosse il sangue che circolava nelle vene e il cervello nella sua condizione creativa. Da allora, sono ospite di questo tempio dove i fantasmi prendono corpo e le pietre paiono somme animali».

La sperimentazione materica e linguistica e il rapporto tra tecnica e contenuto caratterizza l’intero percorso artistico di Bassiri. In questo caso, egli utilizza diversi materiali come la cartapesta, l’acciaio, e gli elementi lavici, che in questa esposizione creano un legame con il pavimento dello spazio completamente ricoperto da lapillo vulcanico.
In questa mostra, Bassiri rielabora i suoi elementi classici: l’opera polittico “Il Pendio” all’ingresso della mostra, sei “Specchi Solari” affiancati da sei “Erme” e sei “Leggii”, con un enorme masso lavico sospeso, apparentemente nel vuoto e, in fondo alla sala, i “Dadi della sorte”.